EMILIANO ZUCCHINI è nato a Frascati nel 1982 e vive a Roma.
Dopo aver completato gli studi di Graphic Design, inizia giovanissimo a collaborare come grafico e fotografo per diverse case editrici d'arte a Roma, Milano e Ancona.
La sua ricerca artistica spazia inizialmente tra pittura, fotografia e video arte. Si avvicina successivamente al mezzo digitale, realizzando anche opere in realtà virtuale e recentemente digital image su file con certificato Blockchain.
Dal 2005 Zucchini perfeziona e consolida una sua personale ricerca artistica. E' evidente lo sforzo di riduzione e semplificazione, l'analisi dei presupposti dell'agire artistico e dello stesso linguaggio dell'arte, l'analisi dei fondamenti del campo del visibile, così come del mezzo/medium di comunicazione.
Indagando il concetto di vuoto come punto e momento zero della creazione non può non riflettere su come scaturisca la forma. Qual è il processo attraverso il quale si manifesta il mondo visibile? La realtà percepibile? Quali sono gli strumenti dell'artista?
La sua indagine procede per riduzione della complessità.
Zucchini allora dà avvio ad un processo di definizione del "vuoto". Concetto indagato da millenni, sia dai pensatori occidentali che da quelli orientali con esiti diversi fino al secolo scorso e ora convergenti. Se il vuoto, inteso come "non essere", come assenza e mancanza, ha seminato inquietudine per molto tempo nella filosofia e nella scienza dell'Occidente, il vuoto in Oriente è considerato da lungo tempo come "pienezza", all'origine dell'Universo è ciò da cui ogni cosa trae forma manifesta. Il percorso della Fisica e della Cosmologia in tempi recenti si è avvicinato alle posizioni della tradizionale visione orientale nel ritenere il vuoto fecondo di potenzialità.
Il vuoto è potenzialità che permette ai fenomeni stessi di manifestarsi in un processo di interrelazioni dinamiche.
La ricerca di Zucchini si sta focalizzando proprio su questo processo di interrelazioni dinamiche che permettono agli elementi semplici di costituire delle forme e dei significati a partire dal vuoto.
E' un ritorno all'origine, un'indagine sul momento zero della creazione.
Zucchini espone in Italia e all'estero con mostre personali e collettive.
Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e museali, come: Tate Gallery Archives, Londra; MART, Rovereto; Collezione Palli, Prato; Museo MAAM, Roma; Museo MUSINF, Senigallia (AN); Galleria Civica, Modena; Museo Nori De Nobili, Trecastelli (AN); Museo Epicentro, Barcellona Pozzo di Gotto (ME); Fondazione Berardelli, Brescia; Hendrik Christian Andersen Museum, Roma.
Esposizioni (selezione): La Triennale di Milano, Milano; Palazzo della Gran Guardia, Verona; Mole Vanvitelliana, Ancona; Castello Sforzesco, Milano; MART, Rovereto; GAMC, Viareggio; Sala Uno, Roma; Valmore Studio d'Arte, Vicenza; Fiesp Building, São Paulo (Brazil); Biz-Art Center, Shanagii (China); Spazio "Una vetrina," Roma; Index Art Center, New York (USA); Centro per l'arte contemporanea Luigi Di Sarro, Roma; Palazzo del Duca, Senigallia; Crane Art Center, Philadelphia; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, San Marino; The Wrong Digital Biennale, Digital Art Biennial.