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Plessi Fabrizio

1940

Fabrizio Plessi nasce a Reggio Emilia.

Compie i suoi studi al Liceo artistico e all’Accademia delle Belle Arti di Venezia dove in seguito sarà titolare della cattedra di pittura.

1968

Inizia a focalizzare la propria ricerca artistica intorno al tema dell’acqua, declinato in opere di tipo installativo, films, videotapes e performances.

1970 – 1972

Le sue opere vengono esposte al padiglione sperimentale della XXXV Biennale d’Arte di Venezia (1970) e alla successiva edizione del 1972.

1978

È invitato alla IXL Biennale d’Arte di Venezia per la fotografia nella mostra speciale L’immagine Provocata.

1982

La sua completa opera video viene presentata al Centre Pompidou, Beaubourg di Parigi.

Da quest’anno in poi, i suoi lavori toccano da vicino la natura ambientale delle possibilità del video, incorporando strutture tridimensionali. Il rapporto illusionistico fra rappresentazione e realtà dell’elemento liquido compare amplificato nelle estreme possibilità tecnologiche della riproduzione meccanica ed elettronica.

1984

Partecipa alla XLI Biennale di Venezia con la videoinstallazione ed inaugura, con una grande mostra antologica, il Musée d’Art Contemporain de Villeneuve d’Ascq (Lille).

1985

Plessi presenta la sua prima grande antologica in Italia, (Plessi-Video Going, Catalogo Electa) alla Rotonda della Besana di Milano, che si può considerare la prima mostra di videoinstallazioni ambientali in Italia.

1986

Rappresenta l’ltalia alla 42° Biennale di Venezia e crea per l’occasione una delle sue opere più significative: Bronx

1987

Alla documenta 8 di Kassel Plessi presenta la monumentale installazione Roma che lo rende definitivamente noto a livello internazionale.

1995

L’opera Ex Machina è invitata come evento speciale alla Biennale di Venezia del Centenario. Sempre nel 1995 crea le due videoinstallazioni Fuochi Fatui progettati per la Fundaciò Pilar i Joan mirò a Palma de Mallorca, di cui una è ambientata eccezionalmente nello studio stesso di Miró, tra le sue opere.

Ancora del 1995 è la sua grande antologica alla Rocca Paolina di Perugia per la quale crea la monumentale videoinstallazione color: L’Anima della Pietra.

1998

Grande retrospettiva delle sue videoinstallazioni storiche: da Roma a Bronx 1986, da Cristalli liquidi 1993 a Movimenti Catodici Barocchi 1996, al Guggenheim Museum di New York.

2001

In giugno a Venezia, in occasione della Biennale la città gli inaugura la mostra Waterfire al Museo Correr un’importante rassegna delle sue opere più recenti basate sul tema dell’acqua e del fuoco, e la grandissima installazione nella piazza San Marco creata per l’occasione.

2002
A giugno a Roma le Scuderie Papali del Quirinale si aprono all’arte contemporanea con una sua vasta antologica sempre con i temi dell’acqua e del fuoco dal titolo
Plessi Paradiso Inferno che resta la più grande esposizione di opere storiche di Plessi presentate in Italia.
2003

Per il museo Guggenheim di Venezia crea un’opera inedita per il nuovo ingresso. Plessi studia allora una delle sculture tecnologicamente più avanzate al mondo, dotata di un impianto costante di climatizzazione e di un grande schermo ultra piatto a Led luminosi e display Fulcolor.

2004

La Germania rende omaggio a Plessi con la grande retrospettiva curata da Carl Haenlein dal titolo Traumwelt a Berlino al Martin Gropius Bau. La mostra, che copre un’area di 5000 mq ed è dedicata alle contraddizioni e alle urgenze delle città del mondo, si può considerare la più vasta e più completa mostra dell’artista.
2005
E’invitato alla 51° Biennale d’Arte di Venezia. Per l’occasione Plessi realizza di fronte all’entrata della Biennale, ai Giardini, una nuova versione di
Mare Verticale che emerge dall’acqua della laguna per 44 metri di altezza.

2009

Espone all’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti una monumentale videoinstallazione, L’anima della pietra, utilizzando una serie di busti marmorei dei più famosi artisti del passato.
Sempre durante la 53a Biennale assieme a Bill Viola inaugura a Ca’ D’oro la mostra
L’anima dell’acqua.

2011

All’apertura della LIV Biennale d’Arte di Venezia l’artista inaugura il nuovo restauro del Padiglione Venezia riproponendo l’opera Mari Verticali in cui le barche sono disposte in accordo con l’architettura razionalista del luogo.

2013

Espone a Mantova al Palazzo Te nella Sala dei Giganti affrescata da Giulio Romano.

2015

Plessi viene invitato ad inaugurare il nuovo spazio museale della nuova università di Milano IULM. Per l’occasione crea Foresta Blu.

Venezia rende omaggio a Plessi in occasione della Biennale e dell’Expo con due grandi mostre in città: Liquid life a Ca’d’oro e Liquid Light alle Tese 94 dell’Arsenale.

A Milano in occasione dell’Expo 2015 realizza per il padiglione della Belarus un enorme ruota a LED luminosi che simula un mulino digitale in continuo movimento.

2016

A Venezia, in occasione della Biennale di architettura, espone una videoinstallazione al Fondaco dei Tedeschi: Plessi under water.


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