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Presta Salvador

Salvador Presta nasce a Cosenza nel 1925.

Nel 1927 la famiglia si trasferisce a Buenos Aires in Argentina, dove vivrà fino al 1965.

Dal 1943 partecipa alle maggiori rassegne argentine di arti plastiche ottenendo premi di rilievo.

Nel 1946 espone i suoi primi dipinti concretisti con Tomàs Maldonado, Alfredo Hlito e Carmelo Arden Quin alle gallerie Kraff e Payer di Buenos Aires.

Nel 1952 aderisce al Movimento Madì al quale partecipa fino al 1956, esponendo a Buenos Aires (galleria Krayd), New York (galleria Zagri) e Firenze (galleria Numero).

Nel 1958 viaggia in Europa visitando la Spagna, la Francia, l’Italia, la Svizzera e l’Inghilterra.

Nel 1959 fonda il movimento di integrazione plastica “Constructivo Arquitectural” e realizza la prima mostra di questa tendenza alla galleria Velàsquez di Buenos Aires.

Nel 1960 fonda e dirige la rivista “Realizaciones”, organo del movimento di integrazione plastica “Constructivo Arquitectural”, e pubblica il volume “Arte argentino actual”.

Nel 1962 realizza la seconda rassegna “Constructivo Arquitectural” a Buenos Aires e presenta lavori di integrazione plastico-sonora in collaborazione con il musicista elettronico Pier Cantamessa.

Nel 1965 ritorna in Italia e si stabilisce prima a Genova e poi a Milano. Moltissime sono da allora le mostre personali in Italia e all'estero.

Nel 1984 fonda il Madì Italia.

Nel 1989 sospende le esposizioni personali per partecipare unicamente alle esposizioni Madì.

Le sue opere si trovano presso importanti musei e collezioni internazionali, tra cui: Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, Torino – Italia; Museo Umbro Apollonio, San Martino di Lupari – Italia; Museo Galleria Civica d’Arte Moderna, Gallarate – Italia; Museo Monografico d’Arte Contemporanea Gianfranco Bonomi, Brescia – Italia; Museo d'Arte G. Bargellini delle generazioni italiane del '900, Bologna – Italia; Museo d'Arte Moderna di Busto Arsizio – Italia; Museo Madì, Maubeuge – Francia; Mondriaanheuis Museum, - Olanda; Muzeum Madì, Budapest – Ungheria; Museum of Modem Art, New York – USA; Polk Museum of Art, Florida – USA; Museum Gallery Madì, Dallas, Texas – USA; Museo de Arte Moderno, Buenos Aires – Argentina; Museo Nacional de Bellas Artes, Buenos Aires – Argentina; Museo Latino-americano, La Plata – Argentina; Museo de Entre Rios – Argentina; Museo de la Rioja – Argentina; Museo Soto, Ciudad Bolivar – Venezuela.

Di lui hanno scritto: Herbert Read (Inghilterra), Maria Luisa Borras, Juan Eduardo Cirlot (Spagna), Jorge Romero Brest (Argentina), Rene Huyghe (Francia), Giulio Carlo Argan, Umbro Apollonio, Carlo Belloli, Germano Celant, Gillo Dorfles, Tommaso Trini, Alberto Veca (Italia), nonché: JoIe de Sanna, Germano Beringheli, Manuel Mugica Làines, Fermàn Félix de Amador, Julio Pairò, Franco Sborgi, Arrigo Lora Totino, Aldo Passoni, Corrado Marzan, Marino Mercuri, Creste Borri, Eduardo Baliari, Còrdova Iturburu, Osiris Chierico, Onofre Lovero, C. Popovic, Rodolfo Vitone, Francesco Vitone, Francesco Vincitorio, Pedro Fiori, Lara Vinca Masini, Dora de la Torre, Victor Estevez, Edgardo A, Vigo, Bernardo Graiver, Raul Rubianes, Alvar Nuñez, Carlos Sureda, Hugo Parpagnoli, Lino Pellegrini, Carlos Velazco, Romualdo Brughetti, Franco Verdi, Franco Passoni, Eugenio Miccini, Laura San Martin, Roberto Garibbo, G. Rembado, Cirone, G. Segato, Vanni Scheiwiller, Domenico Cara, Luigi Valerio, Franco Sossi, Giorgio Di Genova, Lucio Fontana, Mario Radice, Bruno Munari.


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