Artisti

Reale F. Frangi nasce a Milano nel 1933.

Dopo gli studi all'Accademia di Brera a Milano e di Maestro d'arte sotto la guida del Maestro W. Pinardi, si dedica alla progettazione in ambito di architettura d'interni e alla produzione di oggetti di design.

Nel 1952 debutta alla Mostra Nazionale Artisti Indipendenti presso il Palazzo Reale di Milano.

La sperimentazione pittorica, iniziata nel 1950, lo porta a realizzare le prime opere puramente astratto-geometriche nel 1969, anno in cui presenta la "cellula abitabile".

Inizia l'indagine sulle materie plastiche e lo studio dello spazio ambiente.

Si dedica con passione anche all'editoria d'arte collaborando con riviste di settore.

Nel 1974 inizia la collaborazione con la Galleria Arte Struktura di Milano.

Compie frequenti viaggi all'estero per approfondire la ricerca geometrica sulla forma.

Nel 1990 entra a far parte del Movimento Madì Italia, riconoscendo nelle teorie del Madì le ricerche che egli stesso attua fin dal 1969.

Dal 1991 è presente a tutte le manifestazioni del gruppo Madì in Italia e all'estero.

Nel 1991 Arte Struktura gli dedica la personale "L'archetipo del doppio".

Nel 1992 inizia un ininterrotto rapporto professionale con la Galleria Eidos di Asti.

Nel 2003 realizza una grande opera per il Madì Musem di Dallas.

Nel 2006 partecipa al Salon Comparaison di Parigi.

Sue opere si trovano in importanti musei di tutto il mondo, tra cui: GAM – Civica Galleria di Arte Moderna, Gallarate (VA) - Italia; Museo G. Bargellini, Pieve di Cento (BO) - Italia; Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG) - Italia; Museo Civico d'Arte Contemporanea Umbro Apollonio, San Martino di Lupari (PD) – Italia; MNCARS – Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid – Spagna; Mondrianhuis, Amersfoort – Olanda; Mobil MADI Muzeum, Budapest – Ungheria; Polk Museum of Art, Miami – USA; Museum of Geometric & MADI Art, Dallas – USA; MACLA – Museo de Arte Contemporaneo Latinoamericano, La Plata – Argentina; Museu Madì, Sobral – Brasile; Satoru Sato Art Museum, Tome – Giappone.

Di lui hanno scritto: R. Barletta, C. Belloli, L. Budigna, D. Cara, R. Caruso, Z. Dardai, M. L. Ferraguti, M. Galbiati, G. di Genova, E. Gomringer, L. Inga-Pin, G. Kaisserlian, A. Marcolli, P. Manfredini, E. Mastrolonardo, W. Pullkka, M. Radice, Scala, L. Solli, C. Spinelli, L. Spreafico, A. Veca, E. Zanella.