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Chiggio Ennio Ludovico

Ennio Ludovico Chiggio è nato nel 1938 a Napoli.

Inizia a dipingere nel 1957 durante gli studi, prima tecnici e poi artistici a Venezia (Accademia e Architettura).

Nel 1958-59 frequenta un gruppo di giovani artisti padovani con cui fonda nel 1959 a Padova il Gruppo Enne, nell’ambito dell’Arte Programmata. Fino al 1964 agisce all’interno delle ricerche visuali di gruppo, anche durante il periodo di assenza per il servizio militare, e partecipa a tutte le esposizioni di gruppo.

Nel 1963 assieme a Teresa Rampazzi sonorizza la sala Gruppo Enne alla Biennale di Venezia e fonda successivamente il Gruppo di fonologia musicale NPS per la produzione di oggetti sonori elettronici. Il lavoro musicale e quello visuale accompagnano per molto tempo le riunioni del Gruppo Enne, del NPS e del collettivo politico facente capo alla redazione di Classe Operaia che operano nella stessa sede, condensando in questo modo esperienze diverse. Molti anni dopo i lavori elettronici NPS faranno da sfondo alla prima antologica del Gruppo Enne al Museo d’Arte contemporanea di Lodz in Polonia. Questa attività mette Chiggio e gli altri componenti del NPS in contatto con altri famosi laboratori di musica d’avanguardia europei con i quali esegue audizioni di eventi musicali fino al 1977.

Nel 1970 Chiggio, dopo la dissoluzione del fare collettivo, attua una serie di Ricerche sulle Alternanze Bianco Rosso con macchine ottiche gioiose che possano rivestire le forme del quotidiano come un abito di Arlecchino. Nel 1980, utilizzando le strutture della Galleria TOT, aderisce al Movimento Ludico con installazioni e performance attuate dal gruppo TATA assieme ad architetti, artisti e al critico d’arte E. L. Francalanci curando una “Nomenklatura” editoriale (venti volumi verbo-visivi) come egli la definì. Tale atteggiamento sottende ancora oggi come “fil rouge”, cobordando tutte le altre ricerche.

Alcune opere di design testimoniano dell’impegno nella progettazione: è del 1970 il Premio SMAU per l'orologio di controllo della Solari; di particolare interesse è la collaborazione con Dino Gavina per cui cura la comunicazione d’immagine della Simon e gli incontri culturali del Centro Duchamp; le sue consulenze si sono estese ad importanti aziende italiane ed estere nei settori dell’occhialeria e nella prefabbricazione leggera negli Stati Uniti.

Una serie di quaderni sulla visibilità come Insight e Ichastologica, editati tra gli altri dall’autore, occasionati da lezioni e seminari, redatti per più di vent’anni, mostrano l’impegno teorico delle ricerche visuali percorse.

L’attuale lavoro di ricerca riguarda le animazioni cinematiche e alcuni documenti filmici sull’impiego delle nanotecnologie.


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