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Garcia Rossi Horacio

Horacio Garcia Rossi nasce a Buenos Aires nel 1929.

Studia, e in seguito insegna, alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires.

Durante gli studi conosce Demarco, Le Parc e Sobrino.

Tra il 1954 e il 1958 partecipa a numerose esposizioni collettive in Argentina e in America Latina.

Dal 1959 si stabilisce e lavora a Parigi.

I suoi primi lavori analizzano fenomeni visivi quali la moltiplicazione delle forme, il movimento virtuale, la programmazione e sistemazione in bianco, nero e grigio, e quindi la sovrapposizione dei colori.

Nel 1960 è co-fondatore del GRAV (Groupe de Recherche d’Art Visuel).

A partire dal 1962 introduce nelle sue opere il movimento reale e la luce come mezzo di espressione plastica, realizzando le prime esperienze di forme geometriche su schermo; e tra il 1963 e il 1965 si interessa del colore-luce come unica problematica. Durante questi anni sperimenta dei rilievi a luce instabile e “boite lumière-couleur” manipolabili dallo spettatore, introducendo nelle sue opere la terza dimensione.

Nel 1963 ottiene con il GRAV il primo premio Lavoro di Gruppo alla III Biennale di Parigi e la medaglia d'oro alla V Biennale di San Marino.

A partire dal 1966 realizza le prime esperienze con l’identificazione visuale della scrittura (Mouvement), che lo conducono verso un Abbecedario in movimento (ritratto ambiguo dei membri del GRAV) e poi a una ricerca sistematica di un alfabeto ambiguo che tenta di dotare di movimento ogni lettera secondo la forma e il significato.

Dal 1972 al 1974 ritorna ai problemi plastici bidimensionali e alla ricerca di una struttura semplice con mezzi analitici. Introduce l’impiego di nuovi materiali. Compie studi approfonditi sul colore e le sue possibilità.

Dal 1974 al 1978 compie ricerche sulla problematica linguistica in quanto soggetto dell’opera.

Dal 1978 al 1999 torna sull'analisi del colore-luce, mentre dal 1999 al 2002 amplia la ricerca realizzando opere cromaticamente più aggressive o, come l’artista stesso afferma, più “arrabbiate” e che estende sul rilievo, sulla scultura e sugli oggetti.

Nel periodo 2003-2006 applica alla ricerca colore-luce una nuova energia e una nuova potenza nelle opere “Colore-luce”.

Nel 2006 il compositore Federico Gozzelino gli dedica una raccolta di quattro brani musicali ispirati alle sue opere; che saranno poi eseguite al pianoforte da Yunko Watanabe e raccolte in un cd a cura della Galleria Civica d’Arte Moderna di Ljubljana e dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea.

La sua ricerca sul colore-luce si sviluppa con ulteriore energia creativa e comunicativa e approda al nuovo ciclo intitolato “Khaos Programme”.

Horacio García Rossi scompare a Parigi il 5 settembre 2012 all'età di 83 anni.


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