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Scirpa Paolo

Paolo Scirpa nasce a Siracusa nel 1934. Dopo gli studi artistici in Sicilia, frequenta l’Accademia di belle arti di Salzburg, animata culturalmente da Oscar Kokoschka, e lo studio di J. Friedlaender a Parigi. Nel 1965 partecipa alla Quadriennale Nazionale di Roma, e successivamente anche nel 2000. Nel 1968 si trasferisce a Milano. Nel 1969 tiene la sua prima personale alla galleria L’Agrifoglio, presentato da Vittorio Fagone.

Negli anni '70 abbandona la rappresentazione bidimensionale per dedicarsi alla ricerca sullo spazio con l'uso di luci al neon e specchi. Realizza i Ludoscopi: opere tridimensionali dove la percezione della profondità è fittizia e non si percepisce il limite tra lo spazio reale e quello illusorio. Realizza anche grandi opere di denuncia sociale, come Megalopoli consumistica, esposta nel 1972 alla Galleria S. Fedele di Milano.

In questo periodo Scirpa entra in contatto con gli esponenti del MAC, tra cui Bruno Munari, e con i gruppi dell’arte ottico-cinetica, come il GRAV di Parigi, il Gruppo T di Milano, il Gruppo N di Padova, frequentando dal 1976 l'ambiente creatosi attorno alla Galleria Sincron di Brescia. Nel 1977 importante è l'incontro con il cibernetico Silvio Ceccato.

Dal 1977 al 1991 espone alla manifestazione Grands et Jeunes d’aujourd’hui a Parigi.

Negli anni ‘80 sviluppa i primi progetti per interventi urbanistici ottenuti inserendo strutture luminose in ambientazioni già esistenti, sia naturali che architettoniche. Tali progetti saranno presentati per la prima volta nel 2004 alla mostra Paolo Scirpa – Utopie della città presso l'Accademia di Brera di Milano.

Nel 1982 il Symposium de Sculture di Caen (Francia) sceglie il progetto di un suo ludoscopio per l'installazione permanente presso la Bibliothèque Municipale.

Nel 1985 aderisce al manifesto della “Nuova Visualità” lanciato da Carlo Belloli a Milano e all'Associazione AST “Arte-Scienza-Tecnologia” di Roma, partecipando alla mostra Artisti oggi tra scienza e tecnologia di Palazzo Venezia, curata da Corrado Maltese.

Molte altre sono le mostre personali e collettive in Italia e all'estero, tra cui ricordiamo le più recenti: nel 2003 Luce vero sole dell’arte al Museo Bargellini a Pieve di Cento (Bo); nel 2008 You ser: Das Jahrhundert des Kosumenten allo ZKM di Karlsruhe (Germania) e Viaggio in Italia al Landesmuseum Joanneum di Graz (Austria); nel 2009 a Berlino, alla mostra Echi futuristi al Museo Jenero Perez di Cordoba (Argentina) ed a Collectors’ Choice II presso lo ZKM di Karlsruhe.

Nel 2012 espone anche alla mostra Arte programmata e cinetica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, dove è installata in permanenza una sua opera luminosa, e nel 2013 partecipa a Percezione e illusione presso il MACBA di Buenos Aires.

Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private e musei, tra cui: MAGA - Museo Arte Gallarate a Gallarate, Museo del Novecento di Milano, Civiche Raccolte delle Stampe Achille Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano, MAPP - Museo d’Arte Paolo Pini di Milano, VAF-Stiftung del MART di Trento e Rovereto, GNAM di Roma, Museum Ritter di Waldenbuch, Museo Civico d'Arte Contemporanea di Gibellina, Museum di Bagheria, Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, Collezione d’arte della Farnesina di Roma.

Di lui hanno scritto: R. Barletta, R. Bossaglia, L. Caramel, C. Cerritelli, A. Del Guercio, G. Di Genova, M. Destasio, V. Fagone, O. Fazzina, F. Gualdoni, A. Malochet, C. Maltese, M. Meneguzzo, B. Munari, A.Musiari, D. Palazzoli, D. Paparoni, F. Poli, P. Restany, C. Strano, A. Uccello, M. N. Varga, A. Veca e M. Vitta.


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